domenica 20 marzo 2016

‪‎Earth Hour‬ - Ora della terra 2016

Il 19 marzo 2016, mobilitazione globale contro i cambiamenti climatici. Earth Hour (Ora della Terra) è la grande manifestazione del WWF che, partendo dal gesto simbolico di spegnere le luci per un’ora, vuole creare un futuro sostenibile contro il cambiamento climatico.
La prima edizione è stata nel 2007, noi abbiamo cominciato a festeggiarla a modo nostro nel 2012 e da allora non abbiamo più smesso la grande ola di buio, a casa, a Torino, a Milano... e quest'anno abbiamo deciso di fare una cena a lume di candela con il cibo sostenibile per un pianeta sostenibile, quindi frutta a volontà!!!

Eravamo tutti a casa di mio fratello per festeggiare il compleanno di mio nipote e alle 20 sono cominciati i preparativi
Chi sbucciava, chi affettava....
20,30 abbiamo spento tutte le luci e i vari dispositivi a corrente 
ed abbiamo cominciato a mangiare e giocare con tanti tipi di frutta


Poi hanno deciso di fare un gioco/indovinello: occhi chiusi e... indovina la frutta!
Verso la fine dell'ora...e della frutta, 
siamo passati al divertimento con i colori,
 ho preparato dei fogli con la frutta animata e i bambini si sono divertiti a colorarla.
Tutta la frutta acquistata vicino casa, rigorosamente a km0

‪#‎EarthHour‬ #‎oradellaterra‬ #‎changeclimatechange‬  #‎iocitengo‬ #‎cambiamenticlimatici‬  WWF Italia 

mercoledì 10 febbraio 2016

Yoga al Mao

Tutto è iniziato mentre ero alla ricerca di attività che favorissero la concentrazione, alcune mi sono piaciute talmente tanto da attivare subito la mente e "vomitare" fuori idee...
Fra queste lo Yoga, sono andata in biblioteca ed ho letto alcuni libri, ho acquistato il libro di Claudia Porta "Giochiamo allo yoga", insomma mi sono preparata ed ho iniziato a giocare con i Cioccopupetti. Ci siamo ritagliati un momento la domenica sera, dopo cena, prima di andare a dormire, abbiamo cominciato con la lettura del libro, con la conoscenza della respirazione e di alcune asana semplici.
Nelle domeniche successive siamo partiti dalla respirazione, lenta, abbinata a movimenti lenti, abbiamo giocato slow motion, abbiamo inventato una storia a catena usando le asana conosciute, ho iniziato io decidendo il luogo, poi ha continuato Gianduiotta con due personaggi (animali), poi ha continuato OvettoK, di nuovo io..., gli animali ed alcuni luoghi li rappresentavamo con le asana. Altre volte abbiamo iniziato da giochi più movimentosi, per poi tranquillizzarci, insomma mi sono sempre basata su come stavano loro.
Infine, nel letto ho usato il training autogeno, una tecnica di rilassamento, partendo dai piedi che diventano pesanti pesanti e sprofondano nel letto, ...fino ad arrivare alla testa, che diventa pesante pesante e sprofonda nel cuscino.

In definitiva lo yoga ci sta aiutando a ritrovare un senso di calma e di relax, a migliorare la capacità di attenzione e concentrazione, a stimolare l'equilibrio, a favorire la libertà di espressione.


Ormai è da un pò che pratichiamo questo nostro yoga anche se qualche domenica la saltiamo, non ci siamo fatti sfuggire, però, l'evento "Yoga in museo" tenuto presso il MAO di Torino, l’attività, è stata un’occasione per adulti e bambini per trascorrere insieme un momento di serenità, complicità e divertimento in compagnia delle opere del Museo, guidati dall'insegnante di Yoga Camilla Guillaume.
Abbiamo visitato le opere del museo tra cui Ganesha, 


poi in aula didattica c'è stato il rito iniziale con il saluto, un pò di riscaldamento con esercizi di movimento e per scaricare le energie in eccesso, a seguire le asana (posizioni) con il racconto di una storia con esercizi e dinamici, successivamente abbiamo giocato divisi in due gruppi, infine c'è stato il rilassamento ed il rito finale (saluto) con mantra rituale di congedo.


poi in aula didattica c'è stato il rito iniziale con il saluto, un pò di riscaldamento con esercizi di movimento e per scaricare le energie in eccesso, a seguire le asana (posizioni) con il racconto di una storia con esercizi e dinamici, successivamente abbiamo giocato divisi in due gruppi, infine c'è stato il rilassamento ed il rito finale (saluto) con mantra rituale di congedo.
Bella esperienza e bello il museo, particolare rispetto agli altri in cui siamo stati.

martedì 9 febbraio 2016

Metodo di studio: mappe concettuali-storia

- 4 step - "Costruire le mappe"

Le mappe concettuali sono degli schemi che sintetizzano l'argomento, fissano le informazioni da studiare. 
In classe terza non sono ancora in grado di costruirle da soli, quindi di solito si ragiona e si riflette insieme e utilizzando il libro si realizzano con la maestra, o a casa con la mamma :)
In classe quarta iniziano a scriverle da soli, sugli argomenti semplici ed in quinta dovrebbero essere in grado di elaborare da soli uno schema riassuntivo sotto forma di mappa.
In rete se ne trovano tantissime e per tutte le materie, possono servire da esempio all'adulto che deve guidare i bambini, ma ritengo che l'ideale sia di partire dal proprio libro di testo.
In storia ad esempio:
-sottolineare le informazioni importanti
-elaborare dei quadri i civiltà
-inserire parole chiave e brevi spiegazioni
Queste indicazioni sono valide dall'evoluzione dell'uomo (australopiteco,... homo abilis, homo...), per il paleolico ed il neolitico, per tutte le civiltà che si studiano in classe quarta e quinta


quadri di civiltà


Questa è la mappa eseguita in classe terza, sul paleolitico.


Questa è la mappa dei sumeri eseguita in classe quarta, abbastanza semplice, dato che gli argomenti erano pochi e facilmente riassumibili.


Questa è la mappa dei greci eseguita in classe quinta, decisamente più complessa (infatti Gianduiotta dettava ed io scrivevo), anche perchè realizzata a fine capitolo, dopo 20 pagine studiate a due alla volta, seguite da interrogazione orale. E' servita come ripasso generale prima della verifica scritta.

Ormai tutti i libri di testo danno indicazioni a fine capitolo su come riassumere e creare mappe, quindi non è poi così complicato, è utile però allenarli fin dalla classe terza, dove gli argomenti sono meno difficoltosi e si può lavorare sul metodo, quindi sul "come" più che sul "cosa", gli argomenti possono essere appresi in modo divertente utilizzando i cartoni animati o i siti per bambini, di cui parlerò nei prossimi post.


Imparare ad imparare
Studiare... perchè si deve studiare?
Quando studiare
Come si studia a scuola e/o a casa
Dove studiare
Come studiare realizzando le mappe concettuali

lunedì 8 febbraio 2016

Matisse ed il Jazz

Domenica 7 febbraio siamo andati a Torino, a Palazzo Chiablese, per una visita guidata alla mostra “Matisse e il suo tempo” e partecipare all'attività "Io gioco con l'arte", nello specifico FaceArtBook.
Piazza Castello era suggestiva con ben tre file lunghissime sotto la pioggia, una per Palazzo Madama e le sue mostre, l'altra per Palazzo Reale e l'ultima per Matisse, ma noi l'abbiamo evitata prenotando per tempo, bello vedere che c'è tanta gente che ama la cultura... anche sotto l'acqua.
Ai bambini hanno fatto indossare una maglietta arancione con il logo dell'attività, poi, pronti con le cuffiette, siamo partiti per gironzolare fra le sale. Carino il gioco organizzato, che ci ha permesso di conoscere alcuni aspetti della vita dell'artista e dei suoi amici/nemici del tempo.
Abbiamo visto quadri di Matisse, Picasso, Renoir, Bonnard, Modigliani, Mirò, Derain, Braque, Marquet, Lèger, quasi 100 opere d’arte.
Belli tutti, le odalische di Matisse e di Picasso, il Grand intérieur rouge, i fiori che non sono soggetti principali nei quadri ma solo intravisti, ci fanno ricordare i quadri visti alla Pinacoteca Agnelli per la giornata Gioiadarte.
Ma Icaro rimane il nostro preferito,


ho letto ai bambini la leggenda di Dedalo e Icaro. Bella l'idea di "disegnare nel colore" con la tecnica del papier decoupè usata in tutto il suo libro "Jazz".
La mostra ci ha dato lo spunto per cercare cos'è la musica jazz ed abbiamo guardato le opere d'arte con un occhio diverso, ascoltando e provando ad animarle con la mente e la fantasia. Il Jazz a tratti scatenatissimo ed a tratti lento, romantico, fa venir voglia di accoccolarsi vicini per stringersi forte e intanto immaginiamo Icaro che balla cercando con la punta delle ali di toccare le stelle.
Come non andare con la mente al cartone animato degli Aristogatti, in cui ad uno dei micini hanno dato il nome dell'artista come ossequio perchè jazz e Matisse sono un connubio artistico speciale.



 Cioccopupetti con le magliette 

...anche con l'arte s'impara!!!

sabato 28 novembre 2015

Paesaggi in bolla - Mostra Monet alla Gam + Cioccolatò

Era da tanto che non ci concedevamo una domenica al museo, il lavoro ci impegna tantissimo ed anche la scuola e lo studio prende tempo ai Cioccopupetti. Fra le varie proposte trovate in rete quella della GAM era la più allettante, unisce la mostra di Monet ad un lavoretto che ha già il sapore dell'atmosfera natalizia

"PAESAGGI... IN BOLLA!
"Una volta Monet prese a piene mani un temporale abbattutosi sul mare e lo gettò sulla tela".
Guy de Maupassant
Le parole dello scrittore francese descrivono chiaramente quale fosse il rapporto ricco di passione instaurato da Monet con la natura. Le opere presenti in mostra, raffiguranti paesaggi, trasmettono pienamente questo forte legame e saranno d'ispirazione ai bambini per creare poetici ambienti che saranno dipinti e racchiusi in una “bolla” trasparente da regalare o conservare come ricordo dell'esperienza." (dal sito #mostramonet)
Dopo un primo momento di presentazione dell'attività ci siamo recati nelle sale del museo, dove purtroppo non si possono fare foto. Bellissimi tutti i suoi lavori, mi è dispiaciuto che non ci fossero i laghetti con le ninfee, che hanno caratterizzato molti suoi lavori e che mi piacciono tantissimo, sia per le tonalità di colore sia per come trascinava sulla tela paesaggi da fiaba.
Comunque si avvicina l'inverno e la voglia di neve, infatti ci siamo soffermati, e siamo stati attratti tutti e quattro, da due opere in particolare: 
Le Givre dove i fuggevoli effetti dell’ora del giorno, dell’atmosfera di un momento d'inverno...la neve, il sul colore, la sua luce... sembrava realizzato con parti di neve sbrilluccicosa anzichè pittura;
un angolino di un terreno in  campagna, completamente ricoperto di neve, qui Monet ci ha trasmesso il senso della quiete e del silenzio, fra ombre e  luci, ci ha fatto provare perfino la sensazione dell’aria fredda nelle prime ore del mattino.
In seguito tutti in sala didattica dove l'abile guida ci spiega come realizzare i paesaggi visti poco prima nei dipinti di Monet.

I Cioccopupetti iniziano la loro personale visione dei paesaggi, traendo spunto dalla tecnica impressionista appena studiata, senza matita, senza nero, solo grandi e spesse pennellate. 
Una volta terminate le bolle Gianduiotta ha realizzato una ninfea origami
OvettoK si è dedicato alla barchetta origami
Giacchè eravamo a Torino non potevano esimerci del solito giro a Cioccolatò

La cioccolata calda allo stand dell'Eraclea che meritava la coda fatta. E' una delle poche cioccolate calde che mi piacciono, non eccessivamente dolce, io preferisco quella fondente proprio per questo motivo, poi ci sono mille varietà buonissime di cui ho fatto un pò di scorta.
Pausa a Spalm beach
Passeggiando per tornare alla macchina ci siamo imbattuti nel Mercatino di Natale Italo Tedesco in Piazza Solferino e non ci siamo fatti mancare uno spuntino con le bruschette.
Gnam
Gianduiotta e il suo lago con pini sotto la neve
La ninfea in origami
Piccolo prato colorato di OvettoK

lunedì 26 ottobre 2015

Gita alla Grotta di Babbo Natale

La grotta di Babbo Natale è stata la gita che più di tutte ci ha entusiasmato, tanto da farmi venire i lucciconi agli occhi nel vedere i volti dei bambini alla vista di Babbo Natale.
Il primo anno non sono riuscita a prenotare per tempo, ho trovato il sito a dicembre e ormai non c'era più posto, l'anno successivo ho prenotato ad ottobre, tre famiglie per il 13 dicembre.


Siamo andati in auto fino ad Ornavasso (Lago Maggiore), c'è un grande parcheggio dove lasciare l'auto, ci siamo cambiati indossando scarponcini, giubbotto, sciarpa, cappello e guanti. Zaino in spalla è iniziata la passeggiata.



Abbiamo percorso il tragitto a piedi, avremmo potuto prendere il trenino, ma abbiamo preferito fare due passi e preparare i pancini al pranzo al sacco che ci siamo portati da casa. Nella piazza del Santuario c'è una zona ristoro, ci siamo seduti e abbiamo pranzato.
Ripresa la passeggiata siamo arrivati al Parco abbiamo fatto il giro nella grotta dei Twergi, gli gnomi dei boschi di Ornavasso.




Momento molto natalizio è stato ascoltare una delle storie raccontate nel libro dei Twergi.


 Finalmente le renne, mai viste dal vivo, i bimbi erano un pò straniti, attirati dalle grandi corna (un pò triste vederle nel recinto, spero che nel resto dell'anno vivano in un habitat più adeguato a loro).


Dopo una piccola coda siamo arrivato da un Twergi che donava l'attestato del "Bravo Bambino", ma non senza aver fatto qualche domandina ed essersi accertato che i Cioccopupetti fossero nella lista dei buoni di Babbo Natale.


Si riprende la passeggiata nel parco, tra sentieri popolati da magiche presenze, il sentiero degli alberi parlanti... Il mio nipotino dormiente è passato da una strada più accessibile con il passeggino.
Poi abbiamo fatto la coda per entrare nella Grotta, ci hanno dato da indossare delle retine ed i caschetti gialli.
E' una vera cava di marmo rosa, sotterranea, con una galleria di accesso in pietra lunga 200 metri e un grande salone con il pavimento e le pareti in marmo rosa.


 Ultimo tratto... ultimi momenti... un pò di ansia... curiosità e finalmente...


 la Grotta




Ooohhhhhh uguale a lui... era proprio lui, proprio Babbo Natale, foto di rito, pochi minuti e si ritorna indietro.


 Momento face painting


Altri incontri notturni con i Twergi e giro fra le bancarelle dei mercatini di Natale per bere cioccolata calda con Marshmallow, zabaione caldo per gli adulti e si ritorna in paese con il trenino.


La sera ci siamo fermati a dormire a Stresa, all' albergo Meeting, vicinissimo al Lago Maggiore, abbiamo cenato e a seguire giretto serale fra le luci di Natale.


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